dijous, 5 de març del 2009

LA TRAGICA ISTORIA DEL TRIANGOLO E DEL QUADRATO

CAPO I.

Il triangol si rodeva
dall’ividia pel quadrato,
perché un angolo ed un lato
più di lui questi teneva.

In quell’odio ognor rinchiuso
ei divenne, è ver, sparuto:
ma il cervel, che avea ottuso,
gli si fe’ sempre più acuto.

CAPO II.

Or un dì per caso ei vide
l’odiatissimo quadrato
che giaceva addormentato
su una pagina d’Euclide.
Con un riso, allor, maligno,
si munì d’una segante
ed ogni angolo all’istante
gli tagliò con quell’ordigno.

CAPO III.

Pel dolore, il buon quadrato
si svegliò mezz’ora dopo:
e il triangolo, allo scopo
di beffardo era appostato.
Ma pensate il suo rovello
quando vide raddoppiati
al rival angoli e lati:
e costui sen facea bello!

D’astio e orror la mente infusa
per morirne fu lì lì:
buon per lui, che lo guarì
la sua mamma Ipotenusa.

EPILOGO.

Così avviene, d’ordinario,
non soltanto in geometria:
chi far male altrui desia
spesso fa… giusto il contrario.

(F. Bianchi)

-- Algun bon traductor de l'italià per fer-ne una versió catalana?

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